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Informazione libera no-profit a Milano – Redazione Online di Enrico Rasero

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Posts Tagged ‘ristoranti’

La Muccaccia Ristorante

Posted by Freemilano su 3 aprile 2024

Promozione del mese di Aprile

La Muccaccia

Via Ascanio Sforza 61, Milano

02 4971 8830

info@lamuccaccia.it

www.lamuccaccia.it

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Artisti del Vegetariano nuova apertura a Milano

Posted by Freemilano su 15 marzo 2024

Proseguono le acquisizioni per Fedegroup, azienda attiva nella ristorazione in outsourcing già proprietaria di brand quali Golocious, Baessato e Nabucco. L’azienda ha ora rilevato le quote di maggioranza del format Artisti del Vegetariano e dei suoi locali a Padova e a Milano (via Ponte Vetero, via Spallanzani, corso Magenta, piazza Wagner).

Con questa operazione, Fedegroup, che nel 2022 ha realizzato un fatturato di 51 milioni di euro e punta ad arrivare ai 140 nei prossimi due anni, rafforza la sua linea di business dedicata alla ristorazione retail, oltre ad ampliare l’offerta dedicata all’hotellerie e ai servizi catering. Dall’altro lato, la catena green approda per la prima volta nel segmento alberghiero, con l’inserimento di corner dedicati in selezionate strutture partner dell’azienda milanese e nell’offerta di Madame Delice, signature catering Fedegroup. Il gruppo annuncia inoltre l’apertura, a inizio marzo, di un nuovo punto vendita Artisti del Vegetariano nel cuore del capoluogo lombardo.

art_veg

Lo chef stellato Paolo Gramaglia firmerà il restyling dell’offerta Artisti del Vegetariano – interamente plant based e basata su criteri di stagionalità e zero waste – in continuità con la filosofia e l’impronta che caratterizza il brand sin dalla sua nascita.

“Artisti del Vegetariano è un brand con un’identità forte e attuale, capace di soddisfare un pubblico ampio e alla costante ricerca di qualità, gusto e sostenibilità, per il quale abbiamo previsto un’importante accelerazione nei prossimi mesi”, dichiara Mirko Sanna, managing director di Fedegroup. “Dopo l’apertura del quarto locale di Milano, in piazza Wagner, il prossimo obiettivo è portarlo in tutta Italia con un mix di flagship stores, temporary e corner dedicati alimentando nuove sinergie con i partner attuali”.

artistidelvegetariano.com  – FB –  IG

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Domò Sushi apre a Milano in zona Brera

Posted by Freemilano su 9 marzo 2024

Domò Sushi apre a Milano, Via San Marco 40.  02 7001 6274  #domosushimilano

Questo concept restaurant desidera donare ai propri member un viaggio sensoriale e spirituale tramite le linee del design, l’attenta scelta dei suoni, l’accurata selezione delle essenze, un’alta riflessione della funzionalità e della comodità, uno studio attento delle cromie e delle forme rispetto la percezione visiva neurologica attuale. Domó contemporary japanese experience aspira a divenire un punto d’interesse per una Milano che vuole comprendere nell’anima la cucina asiatica.

All’interno dell’Ex Museo dei Navigli in Via San Marco 40 nel cuore di Milano c’è un nuovo ristorante che si propone l’obiettivo di portare a un livello più alto del percepito attuale la formula l’all you can eat. Quella dei ristoranti dove si paga una cifra fissa e poi si mangia quanto si vuole. Si chiama Domò, locale specializzato in sushi e cucina giapponese, terza apertura dei giovani imprenditori Massimo Sun, classe 1995, e Flaminia Ceccarini classe 1997. Dopo Roma e Dubai la volta di Milano, per dimostrare a tutti che fare una proposta all you can eat di qualità è possibile, allontanando così i soliti pregiudizi sul tema. Domò infatti cerca di avvicinare il concetto di cucina gastronomica alle masse, attraverso una fruizione che da un lato va oltre il classico menu degustazione e che dall’altro raffina la modalità “mangia tutto quello che vuoi” tra strizzate l’occhio al linguaggio degli influencer e contenuti adattissimi a Instagram e TikTok dove infatti il locale è molto citato.

Dal Giappone alla Cina, passando a una visione laterale del food, contaminata con ingredienti di paesi totalmente lontani per cultura, gusto e preparazione, fino ad arrivare alla cucina mediterranea celebrando il Made in Italy. Questo per ottenere la massima espressione della food experience. Il brand Domó vuole coinvolgere le persone in un percorso sensoriale, di scoperta e di esaltazione della coscenza.

Al centro del percorso sensoriale del brand Domó troviamo il cibo. Materie prime scelte accuratamente dal nostro Executive Chef, una selezione pregiata di pesce, carne, verdure e guarnizioni, essenziali per creare un percorso interiore rispetto al Fine-Dining. Due cucine separate caratterizzano la cura verso gli alimenti, una per il crudo e una per il cotto, da dove escono meraviglie senza tempo per donare armonia e benessere a chi ne beneficia. Condivisione e leggerezza d’animo, divertimento senza confini, mistero e meraviglia, un’eccezionale interpretazione della cultura asiatica in chiave occidentale, un percorso verso il proprio sé interiore per un’elevazione della coscienza. Ritrovare se stessi in armonia con il cibo preparato con cura e con le persone con cui stiamo condividendo il momento. A idealizzare ed eseguire con eccellenza le meraviglie culinarie di Domó è un esperto di cultura del cibo giapponese, che vanta anni di esperienza in vari luoghi del globo. Antonio Dai, Executive Chef, plasma sapori, profumi e colori per donare ai commensali un viaggio sensoriale e gustativo che riempie il cuore e l’anima.

Domò funziona in questo modo. L’ordinazione avviene in “blocchi” di 10 piatti per commensale da scegliere e da condividere in tavola come fossero piccole monoporzioni gastronomiche. Entro i 5 minuti successivi può partire l’odine successivo, e così via fino a quando si pensa di essere soddisfatti: 20 piatti in 2, 30 in 3, 40 in 4, 80 piatti in 8, con una velocità di servizio che lascia il tavolo sempre in ordine. La carta si concentra sui piatti cardine della tradizione giapponese con un occhio attento al gusto occidentale: sushi, gyoza, bun ripieni di polo o wagyu, nigiri, roll e maki, tataki.

Sito: www.domosushi.it * Prenotazioni * Instagram

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ULTRA il nuovo menù del ristorante The Manzoni

Posted by Freemilano su 14 marzo 2023

#ULTRA è il nuovo #menù del #ristorante #TheManzoni @themanzoni www.themanzoni.com

Nessuna descrizione della foto disponibile.

Presentata la raffinata e ricca proposta gastronomica dello chef Giuseppe Daniele per la primavera 2023 nel locale di design The Manzoni con gli arredi di Tom Dixon. (vi aspetta a Milano, nella centralissima via Manzoni 5)

Continua il cammino di evoluzione dell’executive chef Giuseppe Daniele, del sous chef Gabriele Fiorino e del pastry chef Halit Gadja, del The Manzoni, il ristorante nel cuore di Milano, curato negli arredi dal famoso designer londinese Tom Dixon.

Dopo Dynamo e Magnete, i menù che hanno accompagnato l’esordio degli chef che da un anno guidano il ristorante con l’insegna a pochi passi dal Teatro alla Scala, è Ùl|tra, il pensiero narrante della proposta gastronomica che attraversa la stagione primaverile e conduce a quella estiva.

Potrebbe essere un'immagine raffigurante candelabro, tabella e spazio al chiusoÙl|tra dal latino “oltre”, “al di là”, “più che”, “di qualità superiore alla norma”, “di massimo grado”, “di condizione superlativa”.

Con Ùl|tra si indaga e ci si spinge oltre il confine, declinando il menu in ogni sua parte, oltre la ragione, più in là delle sensazioni.

Ùl|tra Oltre antipasti.

Inizia il viaggio con una tartare di manzo, olive, capperi e puntarelle, per poi accarezzare la leggera delicatezza di un mosaico di ricciola alle erbe, mayo piccante e misticanza al gin, fino ad arrivare alla quaglia in tre consistenze, prugne e patata soffiata.

Ùl|tra Al di là è la pagina dei primi.

Qui sorprende la pasta fine chiusa a mano dei tortelli ripieni di anguilla, salsa alla pizzaiola e salicornia, e la calamarata adagiata su una salsa al gorgonzola dolce, pesto di spinaci e peperone crusco. La predominanza cromatica del rosso, del giallo e del verde brillante vanno ad agire inconsciamente regalando un afflato frizzante di energia, che mette in moto e risveglia le emozioni.

Ùl|tra Più che incontra i secondi piatti.

Carne e pesce, botta e risposta serrato dove il coniglio ripieno servito con cicoria e salsa ai pinoli, sfida la parvente semplicità di una sogliola burro e salvia che sferza l’animo con i friggitelli arrosto e scorze di limone candito. Il branzino con cavolo nero e radicchio all’aceto di lamponi osserva dal podio il maestoso filetto alla Wellington, “bruciato” dalle pennellate decise al nero di seppia.

«Con questo menù abbiamo voluto essere più incisivi. All’inizio ci è stata data fiducia per incoraggiarci, non potevamo deludere coloro che hanno confidato in noi. Adesso, dobbiamo dimostrare che la fiducia è stata ben riposta», spiega lo chef Giuseppe Daniele «Ùl|tra è la nostra proposta primaverile giocata su lavorazioni leggere con un utilizzo importante di vegetali di stagione, per offrire anche ai vegetariani una scelta sempre più ricca. Ùl|tra è soprattutto un lavoro di squadra. In cucina con Gabriele lavoriamo per completarci, a me le carni, che ho potuto conoscere a fondo e lavorare grazie allo chef Taglienti, e a lui il pesce». «Vengo da Marsala, il mio elemento naturale è l’acqua, il mare. In Ùl|tra, come in tutti i miei piatti, c’è sempre un po’ di sole della Sicilia e un alito di scirocco che soffia. Se Giuseppe ed io ci compensiamo con i secondi, nel pensare, provare e creare i primi, diventiamo una sola cosa». Chiosa lo chef Fiorino.

Ultra-antipasti con Oltre, ultra-primi con Al di là, ultra-secondi con Più che, fino ad arrivare alla condizione di appagamento ed estasi, andando in alto E anche di più con il dessert. Colore, freschezza, equilibrio ed armonia, la primavera si ritrova nell’uovo alla catalana, simbolo ancestrale di rinascita, adagiato su crema di passion fruit. Ci si perde nella bellezza di un giardino fiorito con cake e cremoso al basilico e salsa di fragole. Contrasti decisi e al contempo delicati dove il cromatismo dei colori pastello e le differenti texture rimandano a Monet.

«Anche in questo menu abbiamo giocato con le incursioni in mondi differenti. Nel vegetale, le scoperte e le sorprese più grandi- illustra Halit Gadja, pastry chef «Fedele al concetto di Ùl|tra, l’indagine mi ha portato a sperimentare, trovando nei contrasti l’armonia per dipingere la tela di questa nuova stagione.»

«Ùl|tra è un’altra tappa importante del percorso narrativo che gli chef hanno intrapreso da un anno, iniziato con Dynamo e seguito da Magnete» Laura Gobbi, consulente di comunicazione, «Ùl|tra trova la sua ragione nell’impegno e nella ricerca costante per definire la loro identità.»

Nihil ultra requiratis

Non chiedete di più

Menu degustazione Ùl|tra 150 euro.

The Manzoni propone tutti i giorni un business lunch à la carte con un antipasto, un primo o un secondo a 30 euro.

The Manzoni – Via Manzoni 5, Milano

IG: @themanzoni#TheManzoni

FB: @themanzoni

Web: www.themanzoni.com

Biografie

Da poco più di sei mesi la proposta gastronomica del ristorante The Manzoni, in via Manzoni 5 a Milano è diretta dallo chef Giuseppe Daniele che al suo fianco ha voluto colleghi con i quali ha condiviso i suoi anni di gavetta. L’alleanza con Gabriele Fiorino è nata tra i fuochi del Bvlgari mentre quella con Halit Gajda al Ristorante Lume.

Giuseppe Daniele milanese, classe 1991, figlio d’arte, frequenta l’Istituto Alberghiero Carlo Porta.

Muove i primi passi in un piccolo ristorante di Milano dove ha conosciuto il suo primo mentore, lo chef Matteo Minutiello. Grazie alla sua determinazione entra presto nella cucina dello chef Cannavacciuolo a Villa Crespi.

Nel 2016 lavora al Seta Mandarin Oriental di Milano con lo chef Antonio Guida, successivamente al Ristorante Lume con lo chef Luigi Taglienti: “che in cucina, mi ha trasmesso la passione per le carni, soprattutto la selvaggina. Fuori dalla cucina mi ha insegnato ad apprezzare la semplicità, essere coerente e onesto soprattutto con me stesso.”

Un altro grande maestro segna la formazione dello chef Daniele che nel 2019 diventa sous chef presso il Bvlgari Hotel di Milano guidato da Niko Romito con lo chef Claudio Catino come executive: “Se penso allo chef Romito, penso alla sua grande umiltà. Anche a lui devo molto. Se sei veramente concentrato su quello che fai, sul tuo lavoro, su come crescere e migliorarti, non hai bisogno del resto. Il tuo lavoro è tutto. Il tuo lavoro ti dà già tutto”.

Gabriele Fiorino, siciliano, classe 1995. Terminati gli studi all’Istituto Alberghiero di Marsala, parte con piccole esperienze in Sardegna, all’isola d’Elba, in Costa Brava a l’Escala, ritornando in Toscana al Borgo San Luigi dove ha l’opportunità di lavorare con lo Chef Riccardo Baciottini. Tocca anche Barcellona lavorando al Comers24, due stelle Michelin, e al Tapas24, ristoranti dello chef Stellato Carles Abellan.

Arriva a Milano e per ben sei anni lavora al Bvlgari Hotel entrando da Commis con lo Chef Roberto Di Pinto e lo chef Aldo Ritrovato. Quando al Bvlgari ad accendere i fornelli è lo chef Niko Romito, Gabriele entra di diritto a far parte della brigata dell’executive chef Claudio Catino, dove apprende e fa sua anche la parte gestionale della cucina.

“Sapevo fin da bambino che avrei fatto il cuoco. Già alle elementari, mentre tutti gli altri leggevano libri fantasy io puntavo i piedi per farmi comprare libri di cucina. La mia terra e le mie radici hanno fatto il resto.”

Halit Gajda pastry chef. Classe 1984, albanese, inizia come cameriere in un locale della sua città natale, dove il padre lo manda per le vacanze estive. Da obbligo formativo, a passione. Dalla sala alla cucina, dove si sentiva più a suo agio, dall’osservazione alla formazione all’Alma con lo chef Berti. Terminati gli studi, Expo2015 è il primo passo verso il mondo professionale come capo partita pasticceria al padiglione francese, “una delle esperienze più belle della mia vita, ma anche il terrore di non essere all’altezza della fiducia data.”

Una volta finito Expo si trasferisce ad Ostuni al ristorante Cielo guidato dallo Chef Andrea Canalire, per ritornare poi a Milano nella cucina dello Chef Luigi Taglientidove mi si apre un altro mondo, quello dell’ordine e del rigore, dell’alta ristorazione, della continua ricerca e dove piano piano comincio a capire il suo mondo, il suo palato.”

Seguono nel tempo Lume Milano e Ratanà con lo Chef Cesare Battisti.

Tom Dixon

The Manzoni è la prima sede europea di Tom Dixon fuori dalla Gran Bretagna.

“Dopo anni di esibizioni di 5 giorni a Milano, abbiamo finalmente deciso che ne avevamo abbastanza di mettere tanta energia in interventi pop-up. Volevamo prendere in considerazione diversi modi di essere presenti a Milano. In questo momento la città è così attiva e coinvolgente, per cui è il momento giusto per costruire qualcosa di permanente e non soltanto temporaneo. Proprio come a Londra, non pensiamo sia sufficiente avere solo uno showroom. Abbiamo bisogno di un luogo in cui le persone rallentino e scoprano i nostri prodotti in un ambiente vivo. Non c’è nulla di più polveroso di un convenzionale showroom di arredamento e illuminazione. Ma con The Manzoni, le persone sono in grado di sperimentare le nostre nuove collezioni in un contesto attivo.”

Creato nel 2002, il marchio Tom Dixon è presente in 68 paesi con attività commerciali dirette o indirette. Il marchio si concentra sul lifestyle creando oggetti straordinari e spazi quotidiani ispirati a un design e materiali innovativi che pongono le basi per nuove tendenze nel settore. Il capitolo più recente della storia di Tom nel mondo del design è iniziato nel 2002, quando ha lasciato il proprio lavoro in ambito aziendale per fondare il proprio marchio, una piattaforma per una serie di avventure di esplorazione del design dei prodotti e degli interni. A distanza di 15 anni, Tom Dixon è una forza riconosciuta a livello globale nel campo dell’interior design e vanta hub a New York, Hong Kong, Londra, Los Angeles e Tokyo.

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The Manzoni ristorante a Milano

Posted by Freemilano su 5 ottobre 2022

#TheManzoni #ristorante di Tom Dixon a #Milano presenta il nuovo #menù #Magnete themanzoni.com

Nessuna descrizione della foto disponibile.

L’universo è attrazione e rilascio.

La forza magnetica trasforma.

L’energia trasmuta il pensiero ed eleva.

Siamo magneti.

Milano, settembre 2022

Magnete è il menu autunnale firmato dall’executive chef Giuseppe Daniele che assieme a Gabriele Fiorino -sous chef- e Halit Gajda- pastry chef- sono alla guida del ristorante The Manzoni, in via Manzoni 5 a Milano.

The Manzoni, MilanoA pochi passi dal Teatro alla Scala, The Manzoni, arredato dal famoso designer londinese Tom Dixon, dopo l’esordio con il menu primaverile Dynamo, continua il viaggio di crescita e di indagine nella costruzione del proprio spazio e della propria identità.

La forza di attrazione e il Magnete sono i concetti su cui poggia questa nuova esplorazione.

Un processo fisico, chimico e alchemico che parte dall’attrazione per poi passare alla trasformazione e giungere all’elevazione.

Un circolo armonioso di sublimazione che si esprime nei tre momenti che danno l’accesso, ogni volta, al livello superiore di conoscenza, gusto e appagamento.

Attrazione. Una forza invisibile attrae partendo in punta di piedi con una zucca al forno, crema al parmigiano e tartufo nero, per poi passare alla ventresca di tonno appena scottata su crema di carote, cipolle rosse marinate e peperone crusco per darne croccantezza. Si accelerare, di prepotenza, con capriolo, polenta fritta e spugnole che nascondono un cuore di foie gras.

È iniziato il processo.

La forza magnetica produce movimento.

I sapori diretti e marcati creano una connessione tra cuore e cervello.

Ci si sposta nell’introspezione e comincia la trasformazione con i primi e i secondi piatti.

La crema di nocciola, su cui poggiano i ravioli del plin con ripieno di faraona e champignon, non lascia spazio ad altri pensieri. Incalza, in questo innesco di cambiamento, la lepre à la Royale che si esprime in tutta la sua struttura.

Non si torna più indietro, la materia muta, i pensieri si sono fatti emozioni. Il passaggio da uno stadio all’altro avviene con il pre dessert: un sorbetto di cetriolo, crema di agrumi e animelle fritte su zucchine trombetta marinata agli agrumi. Per eletti.

L’ospite ha fatto il suo percorso ed è giunto al punto in cui si prende lo slancio e ci si eleva con un babà al rum che poggia su un delicato semifreddo all’amarena o con una mousse di pistacchio, gelato alla ricotta ricoperta da una gelatina di barbabietola, avvolta dal profumo del gin.

«Abbiamo voluto creare un menu intenso, forte, con grandi sapori di terra, di carne, di selvaggina. Senza compromessi, deciso. Amo lavorare la carne ed è grazie al mio maestro Luigi Taglienti che ne ho potuto scoprire e capirne l’immenso valore. Sempre riconoscente anche verso gli chef Romito e Guida che hanno contribuito, con la loro scuola, a formarmi» racconta lo chef Giuseppe Daniele che conclude soddisfatto: «Ognuno ha il proprio sogno. Il mio era quello, avutane un giorno la possibilità, di mettere in carta la lepre à la Royale. Finalmente ce l’ho fatta».

Peppe, Gabriele e Halit sono la forza magnetica del The Manzoni. La loro cucina è magnetica. Innalza e rilascia. Loro sono un corpo unico. Lavorano a testa bassa, hanno fame di risultati, non quelli cui è facile pensare, ma di cotture, tecniche, tempi.

«L’idea di essere corpi magnetici è coerente con quello che siamo come squadra e quello che facciamo come lavoro» aggiunge lo chef Fiorino «Quando Laura, che ci segue nel nostro percorso, ci ha proposto questo concetto, ce lo siamo subito sentiti addosso. Esprime in sintesi chi siamo come professionisti, i mesi di studio dedicati a questo menu e quello che vogliamo comunicare con i nostri piatti»

Pian piano la cucina del The Manzoni si fa strada.

Cresce con una nuova consapevolezza la generazione degli chef che ha iniziato a scrivere la cucina di domani.

«Il mio compito è quello di chiudere il viaggio che è stato intrapreso, un compito impegnativo e di responsabilità. L’ultimo passaggio per arrivare a toccare la vetta» chiosa Halit Gajda che con i suoi dessert prende il testimone che Giuseppe e Gabriele hanno stretto tra le mani durante tutto il pasto.

Non solo carne e selvaggina. Intoccabile lo spazio del menu vegetariano: «Rispetto, stagionalità e qualità dei fornitori. Ovviamente non abbiamo l’orto dietro la cucina ma abbiamo selezionato con grande attenzione i nostri fornitori che ci garantiscono qualità e freschezza delle materie prime». Precisa lo chef Daniele «Stessa cura e stesso riguardo per i vegetali come abbiamo per le altre materie. Nella nostra carta ci sono sempre piatti che possono essere scelti da chi abbraccia la cultura vegetariana.»

Fuori dalla cucina timidi e legati, appena spingono la porta in senso contrario dalla sala alla cucina, avviene la trasformazione: risoluti, sicuri, intensi. Hanno ben chiaro cosa devono fare.

«Magnete è un menu di coraggio. Senza mezze misure. “Spinge” come la grinta e la determinazione degli chef. Il progetto tra di noi è nato spontaneamente, ha seguito il suo flusso. Intercettare, osservare e sintonizzarsi con il loro daimon è stata la cosa più ragionevole da farsi. Il magnetismo è un concetto assoluto dove vibra il mistero, la magia e si percepisce la seduzione. – Spiega Laura Gobbi esperta di comunicazione-Chi possiede uno sguardo magnetico ha il potere di trasformare le cose. Così, in tutto e per tutto, gli chef del The Manzoni: strutturati, caparbi e tenaci. Sono magneti.»

«Magnete vuole piacere e non compiacere.

Non deve stupire ma fare presa nella mente e smuovere dentro, deve essere indelebile.»

Menu degustazione Magnete 120 euro

The Manzoni propone tutti i giorni un business lunch à la carte con un antipasto, un primo o un secondo a 30 euro

Riferimenti Social:
@wandala13
@giuseppedanielechef
@gabriele_fiorino
@halit_gajda
@themanzoni

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Locali: Gatto Enoteca con Cucina a Milano

Posted by Freemilano su 4 giugno 2021

Abbiamo visitato per i nostri lettori il locale #Gatto #Enoteca con #Cucina a #Milano, via Forze Armate 11
Contatti enoteca.gatto@gmail.com – Prenotazione obbligatoria 02.45482571 www.enotecagattomilano.com

Nessuna descrizione della foto disponibile.

Gatto Enoteca

con cucina tradizionale Milanese, Lombarda, Emiliana.
Con 330 vini Italiani (anche acquistabili).

Conduzione familiare, i titolari sono moglie e marito:
Diana, Sommelier, selezionatrice cantina vini
Pasquale, selezionatore fornitori materie prime in cucina

gatto-enoteca-con-cucina-DeP

Punti di forza:

  • locale accogliente e di atmosfera, circa 30 coperti
  • personale affabile
  • ampia selezione di vini non comuni
  • cucina raffinata e generosa per buongustai
  • solo materie prime freschissime
  • ricca scelta di salumi e formaggi freschi di capra

IG www.instagram.com/dagatto_enoteca/
FB www.facebook.com/enotecadagatto
Web www.enotecagattomilano.com

L’enoteca Gatto, è una realtà Imprenditoriale prettamente familiare. Nasce nel settembre 2016 da una intuizione di Pasquale Gatto e di sua moglie, Diana Zerilli, oltre che dalla passione per il vino ed il cibo di nicchia dei coniugi Gatto.
L’ Enoteca si propone subito nel panorama dei locali Milanesi come una bottega del gusto, dove poter assaporare ricchi taglieri di salumi e formaggi artigianali di ogni parte di Italia, 330 etichette di vini Italiani, selezionati con cura da Pasquale e Diana.

Nel pianeta Milanese gravitano certamente eccellenti locali ed enoteche, ma l’Enoteca Gatto ancora piccola e familiare, ha un quid, un sapore di casa. Provarla, sarà una nuova esperienza.
Dopo tre anni di attività e di lavoro intenso e frenetico, l’enoteca si arricchisce e si trasforma diventando enoteca con cucina proponendo piatti tipici della tradizione Milanese, Lombarda, ed Emiliana ( Diana ci tiene a sottolineare che nel suo corpo scorra anche sangue Emiliano, di Bologna).

A breve pubblicheremo il menù aggiornato, nell’attesa le proposte da noi assaggiate:

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Nuova apertura TEN restaurants a Milano Porta Nuova

Posted by Freemilano su 27 ottobre 2020

Nuova #apertura #TENrestaurants a #Milano #PortaNuova fb: @tenrestaurants tenrestaurants.com

Il Gruppo Hi Food continua a investire con l’apertura di un nuovo Ten Restaurant a Milano in zona Porta Nuova Dopo l’apertura dello scorso febbraio in Via Tito Livio 4, mercoledì 28 ottobre apre un nuovo Ten Restaurant in Viale Monte Grappa 10, Milano. Il locale prende il posto dell’ex N10 di Alessandro Del Piero, chiuso da alcune settimane.

Il Gruppo Hi Food, con i marchi Ten Restaurant, California Bakery, Al Mare by TEN e Pasticceria Svizzera 1910, già presente in Emilia Romagna, Liguria, Lombardia, Veneto e Sardegna, subito dopo il lock-down ha portato avanti l’ambizioso programma di crescita ed espansione, impostato e avviato prima dell’arrivo della pandemia.

 Fra giugno 2020 e la fine dell’anno arriverà a 10 nuove aperture, fra alberghi e ristoranti. Inoltre, è stato già stilato un serrato programma di inaugurazioni per il prossimo anno. Un segnale di forza e fiducia da parte del Gruppo Hi Food nel settore della ristorazione, messo a dura prova dal complesso contesto attuale, che si traduce in continui investimenti e decine di nuove assunzioni.

Il locale, in ottemperanza alla normativa vigente, sarà aperto tutti i giorni con proposte culinarie variegate.

La filosofia TEN è quella di una ricerca costante, abbinata a preparazioni espresse e ingredienti di alta qualità.

Stefano Chisoli, Presidente del Gruppo Hi Food, ha detto: “Per il nostro Gruppo è un motivo di grande orgoglio aver organizzato questa apertura in una centralissima zona di Milano. Si tratta di un’operazione che avevamo già impostato alcuni mesi fa e che, nonostante la situazione di emergenza, abbiamo deciso di concludere per dare un segnale di fiducia al Paese e a tutte le persone che sono state colpite dalla pandemia. Questa nuova apertura si traduce inoltre in decine di nuovi posti di lavoro. Come Gruppo Hi Food vogliamo infatti dare un contributo forte e concreto di sostegno all’occupazione nazionale. Abbiamo già in programma altre aperture a La Spezia, al Castello Bruzzo di Genova e di due California Bakery a Milano. Il nostro impegno non si ferma: continuiamo a lavorare valutando varie opportunità di investimento in prospettiva ottimista per il futuro.”

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Ristorazione a Milano in crescita Filetteria e Magnaki

Posted by Freemilano su 4 ottobre 2020

#Ristorazione #Milano in #crescita #Filetteria Italiana e #Magnaki di #EdoardoMaggiori

“LA FILETTERIA ITALIANA”
La Filetteria Italiana rappresenta di certo un unicum nello sfaccettato panorama milanese della ristorazione.
Frutto della dialettica compenetrazione tra tradizione ed innovazione, essa è oggi una realtà di indubbio spessore ed assoluta distintività.
A dispetto del nome, reciso e nient’affatto ambiguo, quello di Filetteria è invero un fenomeno complesso, un universo innovativo dal fascino retrò. Ciascuna delle sedi, tanto per quanto attiene alla scelta delle materie prime quanto per quella del design culinario e degli interni, si distingue infatti per tale istrionismo, per questa anima duplice ed intrigante.
Una luminosa sinergia di metalli scintillanti e arredi bohémien di pelle e cuoio si effonde all’interno dei suoi locali, pervadendo i singolari tavoli bassi (foggiati ricorrendo a cavalletti di antiche officine artigiane e sgabelli ricavati da sedili di vecchi trattori) e diffondendosi lungo le pareti chiaroscurali.  Leggi il seguito di questo post »

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Inaugurazione Nannini Diaz Milano Traditional Food & wine tasting

Posted by Freemilano su 7 febbraio 2020

#Inaugurazione #Nannini #Diaz #Milano #Traditional #Food & #wine tasting  fb:@nanninimilanodiaz W:grupponannini.it

Nannini

Giovedì 6 Febbraio
Inaugurazione
Nannini
Diaz
Traditional Food & wine tasting

Dopo il grande successo di Valentino Vintage Restaurant

apre Nannini Diaz
Piazza Diaz 7, Milano.

Nannini è un nome storico della pasticceria senese

E’ anche un cognome famoso, visto che lo portano Gianna, cantante, e suo fratello Alessandro, ex-pilota automobilistico, che ora si occupa dell’azienda di famiglia.

Il Gruppo Nannini, che ha progetti di espansione con un piano di investimenti che prevede il raddoppio dei punti vendita, ora concentrati a Siena, entro il 2020.

“Da oltre un secolo Nannini è sinonimo di qualità, tradizione e metodo artigianale. I dolci senesi come Panforte, Ricciarelli e Cavallucci e il caffè selezionato e miscelato come un tempo.”

Nannini Diaz
Piazza Diaz 7, Milano.

Siete già passati a trovarci? Vi aspettiamo con le nostre proposte dolci e salate, dalla colazione all’aperitivo! Ovviamente non mancano i nostri dolci tipici senesi!

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Milano Ristoranti fun Food United Nations PortaRomana

Posted by Freemilano su 23 ottobre 2019

#Milano #Ristoranti #fun #FoodUnitedNations apre in zona Crocetta/Romana #enjoytheworldwithfun fb: @FoodUnitedNations web: www.FoodUnitedNations.it

fun FoodUnitedNations Romana

Dopo la prima apertura in DeAmicis, fun-FoodUnitedNations raddoppia con l’apertura in Porta Romana, Corso di Porta Romana 85, Milano, tel: 02 36503707

Food United Nations offre piatti da tutto il mondo, ricette internazionali iconiche realizzate con ingredienti freschi e naturali, uno spazio dedicato a chi ama viaggiare anche con il palato.

Locale originale e accogliente negli arredi, caratterizzato da un’atmosfera elegante e raccolta, FUN Romana ha una trentina di coperti e offre un’esperienza unica accompagnando il cliente in un percorso sensoriale attraverso alcuni piatti unici etnici dai sapori speziati ma anche delicati, spesso rivisitati, in un menù di poche pagine ma che viene rinnovato spesso.

Ecco il menù attuale, che presto cambierà fun-ristorante menu sintetico

In attesa di fornire maggiori dettagli e immagini, vi lasciamo con : Guarda, ascolta e gusta Fun-Video

Fun De Amicis
Via Edmondo De Amicis 35, Milano (M2 Sant’Ambrogio)
tel: 02 3655 3987  deamicis[AT]foodunitednations.it

Fun Porta Romana
Corso di Porta Romana 85, Milano (M3 Crocetta/Porta Romana)

tel: 02 36503707  portaromana[AT]foodunitednations.it

NdR: Enrico Rasero

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